Il primo documento contabile che costituisce il “bilancio consolidato” dei sei porti dell’Autorità di sistema portuale del mare Adriatico centrale è stato approvato oggi all’unanimità dal Comitato di gestione dell’Adsp, con il parere favorevole del collegio dei revisori dei conti, dopo aver acquisito ieri l’approvazione dell’Organismo di partenariato della risorsa mare.
Una gestione corretta, orientata ai servizi e all’efficienza. È la realtà descritta dai numeri del bilancio di rendiconto 2017, il primo dopo la costituzione dell’Autorità di sistema, fra le 15 in Italia istituite dalla riforma dei porti, operative da dicembre 2016, da cui emerge un risultato positivo di esercizio finanziario di 9,6 milioni. Le entrate correnti nel 2017 sono state di 16 milioni, le spese correnti di 9,3 milioni di euro con 6,7 milioni di avanzo di gestione di parte corrente, disponibili per investimenti già programmati dal Piano triennale delle opere dell’Autorità di sistema. Il patrimonio netto è cresciuto da 37 milioni del 2016 a 41 milioni di euro.
Le spese 2017 per gli investimenti ammontano a 4,3 milioni. A bilancio risultano, poi, oltre 80 milioni già vincolati e destinati ad investimenti in corso e in parte da avviare come dragaggi nei porti del sistema, consolidamento della vasca di colmata di Ancona, manutenzioni straordinarie delle banchine, interventi di security e di innovazione tecnologica, realizzazione del secondo stralcio della nuova banchina rettilinea del porto di Ancona.
La gestione dell’Autorità di sistema portuale evidenzia che l’incidenza delle spese per il personale sulle spese correnti è pari al 36%, valore più che ottimale se comparato anche ad efficienti gestioni privatistiche.
“Questa percentuale è indicatore di un’ottima organizzazione, alta produttività e professionalità di tutto il personale – afferma il presidente dell’Autorità di sistema, Rodolfo Giampieri -, un indice più che positivo che si affianca al fatto che le entrate correnti superano abbondantemente i costi correnti, grazie ad una gestione manageriale del sistema portuale che privilegia gli investimenti utili a intercettare i mercati di riferimento per le imprese e gli operatori. Questo perché il fine ultimo del nostro operato deve essere sempre un’attenta gestione della spesa pubblica con l’obiettivo di facilitare il lavoro delle aziende per creare occupazione e ricchezza diffusa sui territori”.
Giampieri aggiunge che “questo risultato finanziario dell’Autorità di sistema nasce dall’ottimizzazione delle risorse a nostra disposizione e, inoltre, permette di incrementare il numero dei servizi offerti senza intaccarne la qualità”.