Il presidente dell’Autorità di sistema, Rodolfo Giampieri, è stato nominato componente del gruppo di lavoro “Sviluppo sostenibile”, costituito da Assoporti, l’associazione di riferimento dei porti italiani. La commissione, cui partecipano anche Massimo Deiana, presidente Autorità di sistema portuale del mare di Sardegna, Carla Roncallo, presidente Adsp mar Ligure orientale, Francesco Maria Di Majo, presidente Adsp mar Tirreno centro-settentrionale, si occupa di adeguamento navi, green port e delle norme europee e nazionali collegate, adeguamento infrastrutture, combustibili alternativi.
Giampieri prenderà parte anche ai lavori del gruppo “Attività nei porti”, che si occupa del lavoro portuale, dei servizi tecnico-nautici, delle concessioni, insieme a Paolo Emilio Signorini, presidente Adsp mar Ligure occidentale, Daniele Rossi, presidente Adsp mar Adriatico centro-settentrionale, Ugo Patroni Griffi, presidente Adsp mare Adriatico meridionale. I gruppi sono stati costituiti da Assoporti per approfondire argomenti d’interesse prioritario della portualità nazionale.
“Sono temi impegnativi ma di grande attualità, con effetti importanti sulla comunità, sull’economia reale e sul lavoro portuale - dice il presidente Giampieri -, promuovere, per esempio, uno sviluppo sostenibile, in condivisione con i rappresentanti degli altri porti, è una grande opportunità per essere protagonisti di un cambiamento necessario, in coerenza con un impegno che ci siamo presi tutti e che, a livello locale, stiamo cercando di attuare con alcuni interventi da noi realizzabili”. Ci sono, però, delle regole nazionali e comunitarie da applicare e, quindi, far parte di questo gruppo di lavoro “vuol dire – aggiunge Giampieri – lavorare su normative strategiche ed essere pronti a cogliere opportunità di finanziamento per affrontare con decisione questo tema, che è ormai ineludibile. Un cambiamento necessario anche per le imprese che, nel fattore sostenibilità, vedono un elemento di forte competitività nel mercato contemporaneo. L’approccio ad un tema complesso dovrà essere necessariamente scientifico, condiviso con professionisti di riconosciuta competenza, perché coniugare lavoro, sicurezza e ambiente è il nostro obiettivo primario”.