Un intervento di restauro per conservare il muro paraonde del molo nord nel porto di San Benedetto del Tronto. E’ quello che ha programmato l’Autorità di sistema portuale del mare Adriatico centrale su una porzione di questo muro, danneggiato nel tempo.
L’obiettivo del restauro, con una spesa di 260 mila euro, è il recupero della parte di muro interessata, di una lunghezza di circa 110 metri, per riportarla alle sue condizioni originaria anche per mantenere la giusta memoria storica del manufatto. L’opera venne edificata all’inizio degli anni ’30 del secolo scorso e poi largamente ricostruita dopo i danni subìti per i bombardamenti della Seconda guerra mondiale che colpirono San Benedetto del Tronto, in particolare quello del 27 novembre 1943.
Per l’intervento, che ha ottenuto il benestare della Soprintendenza, sarà immediatamente avviata la procedura di gara per l’appalto dei lavori.
“La nostra priorità è quella di dotare i porti di competenza dell’Autorità di sistema portuale delle infrastrutture necessarie affinché le attività presenti possano progredire e svilupparsi, creando nuovo lavoro per le imprese stesse ed occupazione – afferma Rodolfo Giampieri, presidente Autorità di sistema portuale -, questo vale anche per questo intervento conservativo di un muro che rappresenta simbolicamente la storia del porto e della marineria sambenedettese”.
“Dopo una serie di smottamenti subiti dal muro paraonde del molo nord degli anni passati (anno 2015) quello programmato dall’Autorità di sistema portuale è un intervento atteso e auspicato - commenta Anna Casini, vicepresidente della Regione Marche -, l’intervento riporterà l’infrastruttura alla sua originaria funzionalità e garantirà l’incolumità e la sicurezza delle persone. Il porto di San Benedetto costituisce una infrastruttura strategica per la pesca e come tale va mantenuta in efficienza con costanti e periodiche manutenzioni”.
“La pesca rappresenta un’importante economia per il nostro territorio – commenta il sindaco di San Benedetto del Tronto, Pasqualino Piunti -, sono fondamentali tutte quelle sinergie che vanno a migliorare le opportunità di lavoro per questo settore, come quella con l’Autorità di sistema portuale sempre presente sul territorio. Il ripristino di questo muro storico consente anche di migliorare la sicurezza dell’infrastruttura ed è un intervento che chiude il cerchio iniziato con la Capitaneria di porto e con l’Autorità di sistema portuale con la decisione di chiudere l’accesso al porto con la sbarra, necessaria per un corretto svolgimento delle attività portuali”.
L’assessore alle Attività portuali, Filippo Olivieri, ringrazia per la collaborazione l’Autorità di sistema portuale “sempre attenta alle esigenze del territorio e della pesca locale in modo tale che questa economia possa essere rafforzata nelle sue attività”.