La statistica come cartina al tornasole dell’economia portuale. Incontro su “L’informazione statistica ufficiale sul trasporto marittimo tra integrazione e innovazione”, organizzato ad Ancona dall’Autorità di sistema portuale del mare Adriatico centrale con Istat. Il primo confronto a livello nazionale, alla presenza del presidente di Adsp mare Adriatico centrale, Rodolfo Giampieri, di Zeno D’Agostino, vicepresidente Espo, di rappresentanti delle Adsp, Istat, Agenzia Dogane, Capitanerie di porto, sul valore del dato statistico relativo ai porti come chiaro indicatore dello stato del sistema portuale, nella sua descrizione e rappresentatività dell’andamento, della competitività e della capacità di risposta alle sfide economiche del mercato.
L’obiettivo del seminario era quello di affrontare le problematiche legate all’attuale produzione dei flussi di dati sul trasporto marittimo nei porti italiani aprendo un tavolo di discussione cui tutte le parti interessate possano dare un contributo, nella direzione di una effettiva razionalizzazione, e dell’implementazione dei requisiti di qualità, anche in base alla normativa, sia nazionale che internazionale, sull’argomento. La produzione statistica ufficiale in questo campo, infatti, ha il compito di rispondere non solo ai fabbisogni informativi della collettività, ma anche alle esigenze degli attori della governance ai vari livelli territoriali e istituzionali fino a quelle dei policy maker in ambito europeo e internazionale, laddove la normativa richiede informazioni tempestive, di qualità, armonizzate e integrate nei contenuti, e con l’adeguato livello territoriale di analisi ed approfondimento.
Fra i vari interventi dell’incontro, quello del C.V. Domenico La Tella, in forza al Settimo reparto del Comando generale Capitanerie di porto, che si è soffermato, in particolare, sul bisogno di armonizzazione del dato statistico portuale a livello europeo, e quello di Alessandra Santillo, Direttore dell’Ufficio delle Dogane di Ancona, che ha descritto l’esperienza dell’Agenzia in questa materia.
Vincenzo Lo Moro, direttore centrale Pianificazione strategica e relazioni istituzionali Istat, nella sezione finale dedicata alle prospettive di collaborazione in campo statistico, ha espresso la necessità di cooperazione fra le istituzioni per individuare soluzioni che consentano un unico punto di accesso per le imputazioni dei dati, il riutilizzo degli stessi fra le amministrazioni e la loro restituzione possibilmente con un modello nazionale che li renda disponibili e interpretabili.
Zeno D’Agostino, vicepresidente Espo, ha parlato, “dell’importanza del controllo del dato statistico e del suo aggiornamento in tempo reale come elemento di verifica delle attività portuali” sottolineando come “nelle Autorità di sistema portuale ci sia una montagna di dati a disposizione che può essere utilmente utilizzata anche grazie alla reciproca conoscenza con Istat”.
Il presidente dell’Autorità di sistema portuale del mare Adriatico centrale, Rodolfo Giampieri, ha sottolineato “la concretezza del dato statistico portuale e il valore che esso rappresenta nel trasformarlo in strategie delle imprese, come soggetti costruttori di lavoro e di occupazione, che hanno bisogno, oltre che di semplificazione, di informazioni affidabili per affrontare, con la loro competenza e professionalità, la velocità e la competitività del mercato. Dobbiamo essere consapevoli che quello stiamo facendo è nell’interesse generale e che lo stiamo realizzando grazie alla collaborazione fra tutti i soggetti del sistema portuale, oggi rappresentati qui da Agenzia Dogane e Capitanerie di porto che ringrazio”.
Il segretario generale dell’Adsp mare Adriatico centrale, Matteo Paroli, ha sottolineato come questa iniziativa consenta “di rapportare, per la prima volta a livello nazionale, l’importante lavoro di raccolta e analisi statistica che viene effettuata nelle Autorità di sistema portuali. Un confronto che dimostra l’interesse che c’è per questa materia e che esprime la necessità di avere a disposizione dati dei traffici marittimi di sempre maggiore qualità e dettaglio, che possano disegnare l’economia portuale del Paese”.