Per il presidente dell’Autorità di sistema, questa è un’opportunità per assicurare lavoro negli anni e per confermare il rilancio della cantieristica
“La scelta di Fincantieri di puntare su Ancona ci inorgoglisce. Crediamo sia il risultato di un riconoscimento dell’impegno del management e del rassicurante e professionale valore delle maestranze del cantiere dorico, che hanno sempre garantito un’alta qualità delle produzioni”. Il presidente dell’Autorità di sistema portuale del mare Adriatico centrale, Rodolfo Giampieri, commenta così la proposta dell’amministratore delegato di Fincantieri, Giuseppe Bono, di ampliare lo stabilimento produttivo di Ancona, espressa al varo della Viking Orion.
“E’ un’idea di forte sviluppo e di crescita dello stabilimento – aggiunge Giampieri –, che lo potrà rendere compatibile con la produzione di navi di maggiori dimensioni, fino a 300 metri di lunghezza e 100 mila tonnellate di stazza. E’ un’opportunità per assicurare lavoro negli anni futuri, con un sensibile aumento dell’occupazione, perché si produrranno navi richieste dal mercato attuale. Quello dell'occupazione è un obiettivo che, come Autorità portuale prima, e di sistema poi, ci siamo posti con forza fin dall’insediamento portando avanti atti concreti, nell’organizzazione del porto, e per diventare facilitatori, nei limiti del possibile, della vita delle imprese”.
Per Giampieri, “questo è un risultato di un cantiere ritrovato, preludio di un grande e duraturo rilancio del settore ad Ancona, città che può rivedere nel suo futuro una parte importante della sua storia. Certo, ci saranno difficoltà e problemi seri e impegnativi da superare, ma l'auspicio è che tutte le istituzioni coinvolte agiscano insieme per un obiettivo condiviso. Mettiamoci subito tutti al lavoro per approfondire la fattibilità e i tempi del progetto".