Un intervento di riqualificazione dell’area di accesso alla zona sud della darsena turistica del porto di San Benedetto del Tronto, adiacente a via Fiscaletti, condiviso da Autorità di sistema portuale del mare Adriatico centrale e Comune di San Benedetto del Tronto. È stato pubblicato oggi il decreto di affidamento del secondo stralcio dei lavori che saranno realizzati dall’Autorità di sistema portuale nell’area.
Dopo la riorganizzazione degli spazi operativi, realizzata in collaborazione con la Capitaneria di porto di San Benedetto del Tronto, con lo spostamento dei cantieri navali, si è venuta a creare una zona che sarà utilizzata come area di sosta a servizio della portualità e della comunità. La prima parte dell’intervento di urbanizzazione e di riqualificazione è stata realizzata dal Comune di San Benedetto del Tronto, effettuata con il sostegno dei fondi della Regione Marche e un costo di 500 mila euro. Ora parte un nuovo stralcio dei lavori, che sarà fatto dall’Autorità di sistema portuale, con un investimento Adsp di 400 mila euro. L’Amministrazione comunale ha curato la progettazione e seguirà la direzione lavori mentre i compiti della stazione appaltante verranno svolti dall’Autorità di sistema portuale.
“Uno dei nostri compiti è migliorare la fruibilità e la gestione degli spazi a servizio della portualità - afferma il Presidente dell’Autorità di sistema portuale del mare Adriatico centrale, Vincenzo Garofalo -. In questo caso, un intervento che viene realizzato grazie alla collaborazione istituzionale con il Comune di San Benedetto del Tronto, con l’obiettivo condiviso di rendere sempre più efficiente lo scalo”.
“Con questo intervento che, ancora una volta, ha visto Comune e Autorità collaborare strettamente per arrivare all’obiettivo – dice il Sindaco di San Benedetto del Tronto, Antonio Spazzafumo –, completiamo con rete fognaria e asfalti l’intervento di sistemazione di quell’area compresa tra i parcheggi di piazza Mar del Plata e il lato sud dei cantieri che è essenziale sia per garantire piena operatività a queste aziende, sia per definire i confini tra gli spazi della cantieristica e quelli a servizio della città come previsto dal Piano Regolatore del Porto”.