Via libera dal Comitato di gestione dell’Autorità di sistema portuale del mare Adriatico centrale, riunito ieri, al rendiconto consuntivo 2022 dell’ente, approvato con il parere favorevole del Collegio dei revisori dei conti e dell’Organismo di partenariato della risorsa mare.
Dal documento emerge il buon andamento economico dell’Adsp che ha ora competenza su sette porti fra Marche e Abruzzo dopo l’ingresso ad agosto del porto di Vasto. L’ente ha visto, nel corso del 2022, incrementare le entrate, legate a canoni demaniali, proventi dalle autorizzazioni per operazioni e servizi portuali, tasse portuali, di ancoraggio, ai proventi per i traffici passeggeri e automezzi, e diminuire le spese complessive pur con un aumento delle stesse per la gestione e la manutenzione degli scali rispetto all’anno precedente. La contabilità dell’Autorità di sistema portuale ha registrato un avanzo di 7,2 milioni di euro nella parte corrente, somma di cui sono anche parte 2,1 milioni come acconto assicurativo per l’incendio ex Tubimar nel porto di Ancona.
Le entrate in conto capitale ammontano a 127,77 milioni, compresa la quota di 101,2 milioni del fondo per le infrastrutture portuali per la realizzazione di un programma di opere nei porti Adsp.
“Una gestione attenta e scrupolosa dell’Adsp ci ha consentito di raggiungere il risultato attestato dal bilancio di rendiconto 2022, nel pieno rispetto dei limiti di spesa annuali che la legge stabilisce – ha detto il Presidente dell’Autorità di sistema portuale del mare Adriatico centrale, Vincenzo Garofalo -. Sono soddisfatto del traguardo raggiunto, che ovviamente condivido con tutta la struttura, che ci consente di guardare avanti con fiducia ma che ci deve spingere ancora di più a lavorare per costruire e mettere a disposizione della portualità di nostra competenza e nazionale, un ente moderno, competitivo, veloce, in grado di cogliere le opportunità di sviluppo che il mercato offre così che possa avere delle ricadute sull’economia del territorio e sulle comunità”.
Porto di Ancona, domanda concessione Ferretti Group per 20 anni
Il Comitato di gestione dell’Adsp ha approvato la domanda di concessione demaniale marittima da parte di Ferretti Group per l’area produttiva della Zipa, dove l’azienda è già operativa, con una richiesta per 20 anni, a decorrere da inizio 2023, che interessa una superficie complessiva di 39.900 metri quadrati, inclusi oltre 25 mila metri quadrati dello specchio acqueo. Una richiesta che conferma la volontà dell’impresa di investire nella cantieristica nello scalo dorico e nel miglioramento e potenziamento infrastrutturale dell’area in concessione. La domanda di prosecuzione della concessione rafforza così il polo della nautica di lusso del porto di Ancona, strutturato su cantieri e una rete di imprese e artigiani specializzati, simbolo del “made in Italy” che gira il mondo, che continuano ad investire con positivi effetti sull’occupazione non solo all’interno dello scalo dorico.
Porto di Pesaro, bando per otto concessioni demaniali per l’ormeggio dei sodalizi e associazioni sportive
Fra gli atti approvati, c’è l’avviso pubblico per l’assegnazione di una concessione relativa ad otto posti ormeggio nello specchio acqueo della nuova Darsena del porto di Pesaro per la stagione estiva 2023, con durata fino al 30 novembre, e per l’estate 2024, con durata dal 1 aprile al 30 novembre 2024, e destinato ai sodalizi e alle associazioni sportive attive nello scalo. L’avviso riguarda uno dei tre lotti già messi a bando a febbraio, destinato in un primo momento ai privati, per il quale non sono state presentate domande. Gli altri due lotti, destinati da subito ai sodalizi sportivi, sono stati assegnati in concessione alla Compagnia della vela e al Club nautico Pesaro.
All’esame del Comitato di gestione, diverse concessioni demaniali che interessano il porto di Ancona, San Benedetto del Tronto, di Pescara e di Ortona.
Relazione annuale 2022 Adsp mare Adriatico centrale
Il presidente Adsp Vincenzo Garofalo ha, infine, illustrato al Comitato di gestione la Relazione annuale 2022. La sintesi di quanto realizzato nei sette porti di competenza ha incluso gli aspetti organizzativi del personale e della struttura, l’attività operativa, di pianificazione e di sviluppo degli scali, che comprende la definizione del Documento di pianificazione strategica del sistema portuale, che sta proseguendo il suo iter di confronto con le istituzioni del territorio, e l’approvazione del primo Deasp, il Documento di pianificazione energetica ambientale del sistema portuale, che stabilisce le priorità di intervento in questo campo. Parti dell’attività 2022 sono stati il programma di interventi infrastrutturali, la manutenzione ordinaria e straordinaria, la gestione del demanio e delle tasse portuali, le attività svolte in ambito portuale legate agli interventi previsti dalla legge 84, alla revisione del Piano organico del porto, alla formazione e all’affidamento dei servizi portuali.
“L’azione dell’Autorità di sistema portuale ha avuto, nel complesso, l’obiettivo di migliorare il ruolo dei porti di Marche e Abruzzo all’interno della Macroregione Adriatico Ionica e il porto di Ancona, in particolare, come uno dei nodi di riferimento delle Autostrade del mare – ha sottolineato il presidente Garofalo -. Uno scopo su cui continuiamo a lavorare valorizzando le caratteristiche e le potenzialità di ogni scalo Adsp”.